giovedì 9 gennaio 2014

Tutti come Galileo
















Padova, gennaio 1610. 
Belle serate come tante. Inquinamento luminoso pressoché nullo.
Un signore sulla cinquantina aveva un appuntamento tra la sua sete di conoscenza e il balcone vista stelle.

Aveva notevolmente migliorato il suo cannocchiale e guarda caso in quel freddo gennaio un pianeta visibile ad occhio nudo, Giove, stava aspettando da 4 miliardi di anni che qualcuno lo degnasse di uno sguardo.
Il resto è scritto su tutti i libri.
Ma il 9 gennaio 1610, dopo le spettacolari osservazioni del 7 e 8, scrive:"Per questo con gran desiderio aspettai la notte successiva [il 9 gennaio]: ma la mia speranza fu resa vana, perché il cielo fu tutto coperto di nubi."

Cazzo. Bellissimo. Con gran desiderio mi vedo Galileo morire dalla voglia di vedere di nuovo la disposizione dei satelliti di Giove. E invece. Maledette nubi. Questo mi piace.

E poi ancora il 10 gennaio: "(...) mutando la  perplessità in meraviglia, compresi che l'apparente mutazione non era di Giove ma delle stelle da me scoperte; e per questo pensai di dovere da allora in poi osservare a lungo il fenomeno attentamente e scrupolosamente."

Disegni originali di Galileo.
La pallina più grande è Giove. 
Vide delle "stelline" che erano sulla giostra di Giove e intuì che quei 4 corpi celesti (Io, Europa, Ganimede e Callisto) altro non erano che lune, quindi (la) prova che la Terra gira attorno al Sole. La Terra non era l'unica ad avere un satellite.


Nell'effimero vivere con in mano uno smartphone e nell'altra una sigaretta, alle nostre latitudini e nel mese di gennaio, Giove si vede proprio moooolto bene a occhio nudo, dalle 18 fino alle 24....fatevi un giro se avete delle finestre che danno verso sud.


Oggi è il 9 gennaio del 2014. Ma, dopo 404 giri attorno al sole le nubi ci sono sempre e il cannocchiale del desiderio ce l'abbiamo ancora.
E, soprattutto, abbiamo ancora la meraviglia e lo stupore.




"Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi".
- Galileo Galilei




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@luterronpower




martedì 7 gennaio 2014

Il mio Lo Hobbit














Grazie alla collaborazione dei Nonneri (nonni-suoceri), ieri sera cinema spettacolo 20.40 per Lo Hobbit - la desolazione di Smaug brillacciaio. Giusto per chiudere le feste e fare tardi tanto il giorno dopo poi non parte la Polo per la batteria a terra. L'altra macchina era in prestito.
Niente. Dopo oltre 3200 giorni compro un biglietto GTT e faccio il botto con la linea 2 e la Metro.
Scendendo le scalinate ho tagliato con le forbici il nastro inaugurativo per la Metropolitana Emme 1 di Torino.

Comunque Lo Hobbit conferma le scelte registiche precedenti del nuovo genio cinematografico.
Già, perché Peter Jackson ha capito tutto. Certo ha imboccato la strada giusta con il Signore degli Anelli prima e adesso con la trilogia Hobbit.
Ha capito come e dove far leva sugli spettatori. La lotta tra il bene e il male la conosce come le sue tasche.
Gioca con personaggio nuovi e vecchi, evidenzia ancora di più caratteri messi in luce nella saga precedente e con maestria ci conduce verso la genesi del male che porterà all'Occhione maledetto di (Nazario) Sauron.


Peter Jackson e Orlando Bloom
Purtroppo in sala ho visto genitori accompagnati da figli di 4/5 anni. Ci sono scene di terrore, male, paura, lame, cani lupo, spade, orchi viscidi e soprattutto un non proprio palese male psicologico che avrei evitato di far vedere a bambini così piccoli....

Non so, accuso solo il colpo. Mi sembra troppo per gli occhi di un bambino.




sabato 4 gennaio 2014

C'è un post per te














Si dai, scusate la non fluidità di parole e di pensieri, butto giù qualcosa, sono pensieri.
Sono momenti e fiumi di periodi tra qualche punto di sassi e approdi che sanno di virgole.

Ho letto parole e frasi fatte unte di chili di miele.
Ho letto auguri e buoni propositi da far impallidire la d'Urso o la Perego di turno.
Ho preso un anno sabbatico da una Poltrona per Due e Mamma ho perso l'aereo.

Il mio amore per il cibo è raddoppiato e qualche chiletto la mia bilancia l'ha avvertito. Che poi su su, le feste danno quell'affetto che sembra quasi non ci sia tutto l'anno e invece no. Solo che con la pancia piena l'italiano medio migliora nei ragionamenti, segue meglio i discorsi, risponde si o no, ci si riposa di più.

Sto seguendo con attenzione il caso Schumacher e mi fa pensare di sicuro.
Chissà, essere attaccati a un filo di speranza, chissà cosa è chiesto a lui. Comunque.

Tra cene a strafottere e pranzi sobri per recuperare, non vedo l'ora di tornare a lavorare. Fare da babysitter non è la mia vocazione, non ho pazienza, ma un figlio ti fa fare passi da gigante.
Con le feste pensavo di cambiare il mio secondo umile pannolino e invece no.

Povero Feel, ha un papà schizzinoso.


lunedì 23 dicembre 2013

Un anno per tutti


Un anno che "volge il disio" per dirla alla Dante.

Siti internet di tutti i generi e rubriche televisive ci fanno riassunti, foto-riassunti e foto-frasi per racchiudere un anno intero in poche righe: governi caduti, pop stars, film, delitti, grandi statisti che ci hanno lasciato, super bambini nati da coppie famose, tragedie, scandali, papi, napolitani e scoperte scientifiche.

Ma per i non-Vip, per le persone semplici, per noi che il massimo del gossip sono i nuovi vicini di casa, ecco cosa ricorderemo in un anno:


  • una donna che ci sopporta ancora
  • pensavi di averli persi e invece hai dei veri amici
  • cose e fatti che non dimenticheremo
  • quelle cose negative che vorresti dimenticare
  • la famiglia che conta eccome
  • la squadra del cuore, la vittoria all'ultimo secondo, la palla che rotola dentro
  • quel tuffo lungo la costa, quella serata che avresti fatto di tutto
  • gli occhi di un bambino, gli occhi di tuo figlio, gli occhi di chi vuoi tu
  • la frase che hai letto o che hai sentito
  • quando eri nella merda col boccaglio e qualcuno ti ha tirato fuori
  • l'acquisto in saldo e con pochi soldi, la nascita di tuo figlio
  • la maglia figa, la spiaggia col solito boccaglio, la mangiata e la grigliata
  • la cena di pesce, cinema, la batteria della macchina che ti lascia
  • l'abbraccio di una vera amica, l'entusiasmo
  • la primavera, la reazione, quel vaffanculo
  • il volo andata e ritorno, quel desiderio
  • la torta, la neve, una fetta di sargenisco dopo il bagno
  • quel culo a goniometro senza ritegno, quell'appuntamento
  • il cellulare nuovo, quel taglio di capelli, quella collana
  • quel pugno in faccia che non hai mai dato
  • l'emozione, la noia, la voglia, quel segreto
  • quell'inversione a U, il ripartire, la gioia, quella letizia
  • quel sogno e quella realtà da cui non ti puoi tirare indietro


Ciao 2013, ci sono cose che ha in serbo il prossimo anno. Ti devo proprio salutare.
E andiamo. 
"La vita è la più bella delle avventure ma solo l'avventuriero lo scopre."
Gilbert Keith Chesterton