Come ogni
anno con le feste natalizie si rincorrono e si scontrano le solite opinioni sui
soliti argomenti che – diciamocelo – alla fine ci piacciono pure e tanto.
Uno di questi
è la differenza tra nord e sud. Sì, avete capito bene: tra terroni e polentoni,
tra i meridionali e la gente del nord. Ma non è giusto dire “differenze” perché
non esiste una linea geografica di confine e che sia univoca. Per alcuni il
nord comincia sopra il fiume Po, per altri sopra Bologna o Firenze, che poi son
gli stessi per cui il sud è da Napoli in giù o da Roma in giù considerando il quadrato
costruito sull'ipotenusa.
Cercherò di
dimostrare questa sottile visione diversa della realtà.
Che - come
ovvio - fa parte della natura dell’uomo. Ogni uomo è nord e sud.
Per cui
direi userei il termine “inclinazioni”, modi di essere, le differenze le
lasciamo a Indovina Chi.
La prima
regola fondamentale che serve per dimostrare tutto il resto è la seguente
doppia verità:
- “non si può
trovare in natura un uomo (o una donna) che sia un perfetto meridionale”
- “non si può
trovare in natura un uomo (o una donna) che sia un nordico perfetto”.
Semplicemente non esiste il puro meridionale così come non esiste il puro
polentone.
Quindi L’assioma primo del comportamento umano permette
che un meridionale possa avere dei comportamenti propri di uno del Nord. Lo
stesso assioma ci dice che un polentone (anche quelli che tendono alla
perfezione) debba avere una percentuale – seppur piccola – di inclinazione
meridionale.
Badate bene,
sembra una cazzata ma non lo è.
“tu sei proprio
un coglione meridionale Paolo”, starete pensando.
Ma ci
vediamo alla fine dell’articolo per tirare le somme.
Secondo gli
stereotipi uno dei tratti distintivi di un meridionale è la sua “capacità” di
far caciara, di far casino o nella sua accezione positiva “quell’inclinazione tipica
a sdrammatizzare”. Ma attenzione, qui viene il bello della mia teoria.
In alcune
circostanze anche quelli del nord tirano fuori questa “capacità”, che non vuol
dire essere capaci ma tutt’altro, anche goffamente eh, non si butta via nulla,
solo che al nord risulta solo un po’ più difficile trovare un punto d’appoggio per fare casino, bordello,
animare. Cioè esiste un freno intrinseco, una sorta di freno a mano tirato,
perché poi quando ci si lascia andare anche quelli del nord sanno essere simpatici,
ironici, minchioni come gli alter ego del sud italia.
Il freno a
mano è la coscienza, nella mia
teoria il freno a mano ce l’abbiamo tutti: io identifico il nord come "freno a mano",
i filosofi la chiamano coscienza.
Mentre l’acceleratore di emozioni, il casinista per antonomasia, il senza freni
di tutti i tempi lo identifico con il cuore,
la parte sud dell’uomo.
Non fate
battute facili di anatomia o allusioni ai coglioni eh, anche se sarebbe
bellissimo e potrei scrivere post semiseri fino al 2032. Sono serio.
E quelli
del Centro italia si fottano (scherzo eh, vi amo).
Allora
dicevamo, una persona “tutto cuore” o “tutto ragione” non esiste, altrimenti l’assioma
primo del comportamento umano sarebbe falso.
Pensiamo
alla cucina italiana: i piatti, gli odori, il fritto, il sugo, il pesce, le
salse, la carne, quelle cose lì che vi fanno pensare e identificare luoghi,
circostanze, comportamenti di un individuo meridionale o del nord non possono
avere un unico stereotipo. Un esempio su tutti: la parmigiana di melanzane. La
parmigiana ha la coscienza di formaggio parmigiano (e parecchio pure) ma ha un
cuore di melanzana. Viene fatta al forno con le melanzane che vanno prima fritte
(mi raccomando). Ma la parmigiana di melanzana non è un piatto meridionale. E non
è neanche un piatto del nord. E quando ci chiamano: “mangia parmigiana” o “mangia
melanzane” ci fanno solo sapere che siamo fatti di nord e sud.
Al nord, il
fatto che si mangi più ricercato è solo una conferma della coscienza, è l’evidenza
del calcolatore che è il cervello. Se ti scappa la mano di salsina sull’acciuga
o sul tomino quella è la parte di sud che prevale.
Se al sud preferisci
parcheggiare nelle strisce o cercare parcheggio pur di non parcheggiare in
seconda fila quello è il lato nord della tua persona che vuole prevalere. Ma
non è che a quelli di Pordenone non venga in mente di parcheggiare in seconda o
terza fila, o a quelli della Valsassina piaccia da morire far la coda in fila
unica alle poste o all'Autogrill di stapizza.
Guardatevi
in azione, dentro di noi c’è una latitudine che vorrebbe prevalere, c’è la
coscienza che spinge e il cuore che frena o viceversa.
E se non si può più scherzare e ridere su nulla allora vorrà dire che
“Meridione”
e “Settentrione” saranno 2 bei nomi da dare a una parte dell’uomo che non vede mai
il sole.