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venerdì 17 gennaio 2014

Novità al CES di Las Vegas



Tartassati da servizi televisivi della durata minima di 2 minuti, l'italiano medio si è visto costretto a cambiare canale o a farsi venire l'invidia da questo mostro che si chiama CES.
Il salone internazionale CES (Consumer Electronics Show) si è tenuto a Las Vegas e in tutte le salse ci hanno rotto i coglioni facendoci vedere novità multimediali e non, da fare invidia a 2001 odissea nello spazio o a Minority Report.
Piedi per terra please. Ho fatto un giro in rete per voi e ho selezionato un paio di chicche da genitori maledettamente premurosi e malati di controllo a distanza (wireless se possibile).

Ecco la salvezza per genitori super fissati di pulizia dentaria e ortodonzia.
Questo spazzolino collegato con il vostro smartphone vi invierà le statistiche di utilizzo dello spazzolino per ciascun membro della famiglia (fino a 5). La zona che pulite di più o di meno, la durata della lavata di denti, ecc..... Per mandare a puttane le statistiche basterà semplicemente utilizzarlo come scopino del CESso.



Ma i bambini stiano pure tranquilli, hanno già creato il virus che viola il software: il cosiddetto Lagerback.
Il prezzo dovrebbe oscillare tra 100 e i 200€




Invece, questa orrenda Matrioska corre in soccorso di mamme ansiose in case grandi con tante stanze. I sensori, simili a compresse di fermenti lattici, trasmettono dati di posizione, movimento, lavaggio denti (anche qua), segnali di sonni tranquilli, segnali di rientro a casa, temperatura e umidità nelle stanze.

Il tutto viene impacchettato in una mail o in un SMS e viene spedito sullo smartphone del genitore "premuroso".
Questo oggetto si chiama Sense's Mother.
Sarà la vostra, di madre, non la mia.
200€ e vi togliete il pensiero, ma se io fossi vostro figlio avrei già la soluzione per raggirare il sistema.






Tra schermi curvi, stampanti 3D e case sempre più intelligenti
"fate i dentisti se volete lasciare la gente a bocca aperta".






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@luterronpower


venerdì 10 gennaio 2014

Come ci cambia un social network























Un affezionatissimo lettore del mio blog mi scrive così:


"soprattutto in occasioni di feste e ricorrenze, vedo telefonini e iPad intenti a scattare foto e a fare filmati che poi...? Cosa succede a tutti questi bei ricordi, dove vanno a finire? Le persone di cui parlo, e credo siano la maggioranza, non le scaricano mai. Eventualmente le cancellano... tanto sono vecchie... Tutti questi bei momenti condivisi e poi... una volta perso il telefonino, rotto o sostituito finiscono nel nulla.
Forse sono di una generazione diversa...facevo le foto ancora con il rullino (ho iniziato a 14 anni ad appassionarmi) e poi facevo diapositive e adesso ho una macchinetta digitale modesta ma salvo le cose importanti, quasi tutto, e qualcosa stampo ancora...comunque sia, magari serve a poco, ma io la foto di mio nonno di 70 anni fa ce l'ho ancora."


Si sa, nell'era del digitale tante abitudini sono cambiate o definitivamente messe nel dimenticatoio.
Ma certo il nostro caro lettore sa benissimo che fino a 10/15 anni fa esistevano gli album di famiglia da far vedere a parenti, amici o fidanzate che volevano vederti da piccolo e dirti "tenerissimo, che ridere!!"

I nostri figli tra una quindicina d'anni diranno: "andiamo sul profilo FB di mio papà che ti faccio vedere le foto di quando ero piccolo...".
Considerando i social network, si calcola che al giorno vengano condivise 5 milioni di foto....
I video caricati su YouTube al minuto sono l'equivalente di 100 ore......
Ogni giorno su Facebook vengono visualizzati 500 anni di video.....

Forse è soprattutto questo il motivo del boom di siti a sfondo social. Ma senza dubbio il 60% di quello che scattiamo o filmiamo viene perso per sempre.
Giusto per ridere, io conservo una foto scattata con il mio vecchio Motorola L6 del 2005 in cui fumavo la mia prima sigaretta davanti a mia mamma.......e non la condividerò mai.

Non è sentimentalismo ma per le cose più belle che ci siano successe - incontri, fatti, persone - non sempre abbiamo una foto o un video che testimoni l'evento.

Quel file .jpg o .avi si trova nell'hard disk del cuore.




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@luterronpower

giovedì 9 gennaio 2014

Tutti come Galileo
















Padova, gennaio 1610. 
Belle serate come tante. Inquinamento luminoso pressoché nullo.
Un signore sulla cinquantina aveva un appuntamento tra la sua sete di conoscenza e il balcone vista stelle.

Aveva notevolmente migliorato il suo cannocchiale e guarda caso in quel freddo gennaio un pianeta visibile ad occhio nudo, Giove, stava aspettando da 4 miliardi di anni che qualcuno lo degnasse di uno sguardo.
Il resto è scritto su tutti i libri.
Ma il 9 gennaio 1610, dopo le spettacolari osservazioni del 7 e 8, scrive:"Per questo con gran desiderio aspettai la notte successiva [il 9 gennaio]: ma la mia speranza fu resa vana, perché il cielo fu tutto coperto di nubi."

Cazzo. Bellissimo. Con gran desiderio mi vedo Galileo morire dalla voglia di vedere di nuovo la disposizione dei satelliti di Giove. E invece. Maledette nubi. Questo mi piace.

E poi ancora il 10 gennaio: "(...) mutando la  perplessità in meraviglia, compresi che l'apparente mutazione non era di Giove ma delle stelle da me scoperte; e per questo pensai di dovere da allora in poi osservare a lungo il fenomeno attentamente e scrupolosamente."

Disegni originali di Galileo.
La pallina più grande è Giove. 
Vide delle "stelline" che erano sulla giostra di Giove e intuì che quei 4 corpi celesti (Io, Europa, Ganimede e Callisto) altro non erano che lune, quindi (la) prova che la Terra gira attorno al Sole. La Terra non era l'unica ad avere un satellite.


Nell'effimero vivere con in mano uno smartphone e nell'altra una sigaretta, alle nostre latitudini e nel mese di gennaio, Giove si vede proprio moooolto bene a occhio nudo, dalle 18 fino alle 24....fatevi un giro se avete delle finestre che danno verso sud.


Oggi è il 9 gennaio del 2014. Ma, dopo 404 giri attorno al sole le nubi ci sono sempre e il cannocchiale del desiderio ce l'abbiamo ancora.
E, soprattutto, abbiamo ancora la meraviglia e lo stupore.




"Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi".
- Galileo Galilei




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@luterronpower




giovedì 21 novembre 2013

Quando lo Smartphone era solo Phone

L'ispirazione mi è venuta mentre ero (stranamente) fermo al semaforo. 
Di fianco avevo un tram e ho visto cose che voi umani.......
Praticamente tutti (anche il tranviere) usava uno smartphone.

E allora ho pensato a cose che facevamo una volta e (forse) abbiamo perso per sempre. 
La lista non è completa e non ha un ordine cronologico. 
  • il Pollice era quasi sempre in ferie
  • cercavamo un Punto con una sola G e non aveva tacche
  • si parlava di Figa e meno di GIGA
  • si ignoravano parole come Zoom, Pixel, Cover, Streaming, GPS....
  • fumavamo più lentamente e cambiavamo mano nel mentre
  • parlavamo e sbagliavamo di più
  • guardavamo in alto
  • una mano era sul volante e l'altra sul cambio (opinabile)
  • i gatti e i cani non avevano foto segnaletiche
  • le mamme erano mamme e non MILF
  • l'ultimo dei 5 sensi non era il touch.....
Mi si farà l'obiezione che tante cose si sono velocizzate nel frattempo. 
Che si vive sempre:
connessi (contattare qualcuno non è mai stato così semplice)
informati (vedi gente che sa tanto di tutto ma poco che serva)
stressati (il famoso stress da batteria scarica)
aggressivi (meglio l'ultimo strappo di carta igienica dopo una cagata che la mancanza di Wifi)

Contenti? Non proprio, la felicitouch a buon mercato non la inventeranno mai....
Vi devo salutare, mi hanno scritto su Whatsapp.


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@luterronpower


mercoledì 20 novembre 2013

Ad Einstein il suo Novembre

"A Novembre..." cantava Giusy Ferreri verso la fine del 2008 mentre nel Novembre del 1915 cantava Albert Einstein con la sua opera forse più famosa di sempre in Fisica e di sicuro tra le più geniali del genere umano.

La "Relatività Generale" è uno di quei passi Matrioska che poi, capiti meglio, ne fanno fare molti di più.

Nella Fisica da Galileo in poi, Novembre può essere considerato il mese al top delle classifiche di sempre. Se interessati, il mio consiglio è di andare ad approfondire gli aspetti più importanti e le implicazioni di tale Teoria.

Per questo non voglio commettere omicidi parlandovi del'equazione di Einstein o della curvatura dello spazio-tempo, ovviamente sia per problemi di spazio che di tempo.

Un esempio su tutti. La prossima volta che accendete il GPS sul vostro smartphonino e andate di Navigatore il software deve tenere conto delle correzioni di tempo che scorre diversamente sul satellite (cioè proprio le correzioni di relatività generale). Il tempo scorre più lentamente sul satellite.........

A proposito di tempo, Novembre è proprio il mese del mio compleanno, ma non fatelo sapere ad Einstein.





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@luterronpower