lunedì 10 febbraio 2014
Tutti come Mario Balotelli
La partita di sabato sera vedeva il Napoli contro il Milan.
Giornali e TV hanno immortalato - in tutte le salse - le lacrime di un ragazzo di 24 anni all'apice del successo mediatico/gossipparo/baristico.
Mario Balotelli, sostituito, si siede in panchina e poco dopo scoppia in un pianto inarrestabile.
A questo punto si salta sul carro e Barbaramente - alla d'Urso - tutti ci si lancia all'arrembaggio per spiegare la causa di questa farsa mandata in scena da questo n-esimo attore non protagonista con sceneggiatura non originale.
Sarà per la Pia, la Fico, "eh ma si loro abitano a Napoli", le decisioni importanti, la vita strana, il calcio giocato, sul campo da leoni ma nella barca come "vita di pi", eccetera eccetera eccetera.
Comunque vada giudicato la panchina è stata il palco di uno spettacolo d'umanità.
La vita è unica, non si può vivere a compartimenti stagni.
Di questo ha bisogno il calcio? Di questo ha bisogno la TV?
Di questo si deve parlare per lo share, per i diritti tv, per i milioni di euro?
Siamo di fronte all'n-esima conferma che puoi guadagnare tutto il mondo, soldi sudati o no, donne vere o finte, macchine turbo sticazzi, case piene di tutto ma vuote di significato......e poi ci perdiamo i meglio....
noi stessi.
Quando la vita ci chiede il conto, le mance non le decidiamo noi.
Caro Balo, benvenuto nel Club, che non è solo il Milan.
Guarda anche il mio post su Cristiano Ronaldo "Un Pallone d'Umano"
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@luterronpower
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