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martedì 18 febbraio 2014

Renzi pronto al lancio



La salita sul palcoscenico più caldo d'Italia ha dell'incredibile.
Non ci sarebbe bisogno di un'attenta analisi o di un medio background politico per capire che Renzi dia l'impressione di essere stato "appoggiato" dentro al cannone del circo mediatico.
3 2 1 via e la miccia innesca l'esplosione e il lancio.....

Spingiamolo dentro e vediamo come va, cosa importa di Letta, cancellato, ficchiamolo dentro, potrebbe fare come Icaro oppure dimostrare di essere in grado di guidare il volante dell'ibridamente politica Italia.

Che poi siamo arrivati ad un punto che quasi quasi ci fa piacere addossare la responsabilità su un volto semi nuovo che "cambi" dal di dentro tutte le cose negative.

Ma, il modo in cui lo spettacolo si è palesato davanti ai nostri occhi, fa sorgere almeno un paio di domande:
Chi c'è veramente dietro al palcoscenico?
Questa mossa, per caso, rappresenta un modo "elegante" per far bruciare Renzi da solo?

Di sicuro, Littizzetto & Co. useranno in moto perpetuo l'assist che proviene da questo nuovo scenario politico.

Rullo di tamburi, il cannone ha lanciato Renzi, occhi tutti addosso, senza paracadute.


Guarda anche gli altri post su Renzi: 


mercoledì 12 febbraio 2014

Faccia a Faccia Renzi Letta


Renzi e Letta: dai rutti ai fatti













Che succede signori della giuria?
Vostro onore si sta facendo un gran casino sull'eventuale cambio della guardia alla guida del paese.
Siamo ormai abituati alla apertura dei Tg e dei giornali sul rocambolesco scambio di facciate e di idee tra i due personaggi politici del momento. O meglio, sotto i riflettori.

Eh, badate bene, c'è della differenza. Essere sotto i riflettori molte volte vuol dire cavalcare onde che si propagano da chissà dove ma verso un sentimento comune, dato ovviamente dai media, potere assoluto e relativo.

Renzi e Letta mi ricordano due famiglie che arrivano nello stesso momento su una spiaggia affollatissima. 
Allora, pian piano, si mette l'asciugamano a terra e si pianta l'ombrellone in un fazzolettino di terra. E poi lentamente, senza quasi farsi vedere butti un paio di ciabatte più in là per ampliare (e marcare) il territorio.
Renzi butta l'asciugamano, e apre un lettino a metà (per non farsi notare più di tanto) mentre Letta ha giù l'ombrellone e un paio di sedie.
Chi dei due avrà occupato più spazio?
In questo turbinio di forze e interforze, di solito ci si ritrova con un terzo incomodo; già...colui che osserva da lontano, pondera e poi gode delle conseguenze.
Tra due litiganti il terzo gode dice uno dei proverbi più bramati in ambito politico.

Non abituiamoci facilmente, altri colpi di scena (o presunti tali) verranno al pettine.

Se lo slogan di sempre è stato: "La prima politica è vivere",
parafrasando, lo slogan più adeguato di questo momento storico è: "La prima politica è ridere"......

Intanto Penelope tesse la sua tela

martedì 4 febbraio 2014

La cultura del lamento


Al di là di Letta,
Confindustria e disfattismi,
una cosa è certa.
La cultura o il movimento del lamento avanza inesorabilmente.

A lavoro, sugli autobus, nelle mense, negli uffici, a casa, al bar, nei ristoranti, sui banchi di scuola, nelle aule professori, nei parlamenti, nel pubblico e nel privato, nelle aziende a girone unico, ovunque.

Ci si lamenta, si pontifica, si fa oppressione compulsiva e polemica a priori.
Perché in fondo non va questo, non va quest altro, non , non , non , , , , , ,,,,,,,,,,,,

Non sono un paladino del movimento del "tutto positivo" a priori e neanche del "non voglio vedere" e quindi non c'è. Lo facciamo tutti, su tutto, ci lamentiamo, pensiamo alla benzina, alla spesa, alla macchina, ai figli, alla casa, alla vita, agli amici, ai social network, alle, alla al, la, , , , , , ,,,,,,,,,

Oggi, di nuovo, le cose che ci stanno più care, ci sono. E anche quelle meno care.
Oggi il lamento si batte.
Oggi la vita è meravigliosa.





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@luterronpower

lunedì 25 novembre 2013

Politica Vuota e Vita Obesa


Politica.
Tutti ne parlano, tutti hanno qualcosa da dire, tutti esprimono giudizi più o meno sensati, tutti puntano il dito, tutti avrebbero fatto in un altro modo.

Assistiamo ogni giorno a divisioni tra fazioni già divise, a vecchi processi da rifare, a leggi da riscrivere, votazioni e decadenze, Cruciani, Parenzi e Renzi.
E, come se non bastasse, ci sorbiamo ore e ore di tribune politiche che non avrebbero senso di esistere se la situazione politica italiana fosse stabile.

Mi pare di aver visto un inizio, un principio di risposta.
Mi ha fatto riflettere una frase di Anna Marchesini durante l'intervista di Fabio Fazio a Che Tempo che fa (su YouTube, non guardo mai Fazio in diretta).
La Marchesini, da anni combatte contro una grave forma di artrite reumatoide.
A un certo punto dice:
"Sono obesa di vita, ne sono così interessata che mi interessa anche la morte".


C'è aria di cambiamento,
C'è aria di vocali che si tolgono lasciando spazio al nuovo che avanza.
Governi di Lotta, governo di Letta e governi di Latta.
Punto. Ho esaurito le vocali.





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@luterronpower