giovedì 22 maggio 2014

Suor Cristina: animare le Messe o le Masse?


La vita di un blogger non è semplice.
La vita di una suora non ne parliamo, credo io. Le suore sono il massimo della discrezione. E quelle più isolate - in clausura - credo siano più di noi dentro la realtà. Si, noi. Che siamo abituati a tap here sugli smartphone, a cambiare canale, a parlare di minchiate ma guai a chiederci l'un l'altro come vada la vita. A volte son cazzi.

Anyway, i miei pensieri si interlacciano come in un famoso pezzo di pizzica pizzica e come un fiume li conduco verso un più adatto letto. Non mi son fumato nulla, il precedente era un rutto di poetica e prosa.

Il flusso storico di eventi ha voluto che una suora (Cristina) partecipasse a The Voice of Italy - prima volta nei talent show da quando Marconi inventò la radio. Non voglio dare un giudizio sulla monaca e neanche criticare la sua partecipazione, me ne guardo bene.

Diciamo che me ne intendo di musica e ne so abbastanza di suore.
Ecco tutto. In una frase: suor Cristina è passata dall'animare le Messe ad animare le Masse.

Prima di tutto la RAI sta scucchiaiando una gustosa coppa di gelato fatta di share e impatto mediatico che si vedeva solo in finali mondiali e finali di sanremo. Quindi il piatto è ricco. Una suora si presenta a The Voice, ha un suo fascino nel senso proprio etimologico della parola fascino (dal greco BASKÁNION - pronunciare parole su qualcuno, parlare di qualcuno) e canta discretamente mettendoci l'anima (ci starebbe una battuta ma non la faccio). La risonanza sui social network e su youtube è epica.

Forse esagero un pelo, ma mi chiedo sinceramente quanto tempo libero possa avere la suora. Va bene che dobbiamo stare nel mondo, si ma credo fino a un certo punto. E comunque la modalità sarà tanto più decisiva quanto si è coscienti dello scopo.
Appiccicare frasi vere e ragionevoli a comportamenti soggettivi non solo apre il vaso di pandora ma addirittura fa venire la voglia di pisciarci dentro.
Scusate se parlo a frasi, ma spingere sull'acceleratore - da tutte e due le estremità - può diventare controproducente. Sia per la rai che per la sorella.


Ripeto, per mamma RAI, la suorina fa le uova d'oro.

E si dia inizio ai commenti, vi aspetto numerosi.

giovedì 8 maggio 2014

Elezioni, un peccato non esserci


Autobus GTT fermi al semaforo con facce improponibili nel retro stampate su manifesti elettorali.
Lo slogan è tutto, l'impatto - non con l'autobus - è la cosa più importante.
Ho visto certe facce stampate male, ma così male, che se apri il file con photoshop il PC si auto-formatta da solo....al di là delle battute, il 25 maggio siamo chiamati alle urne elettorali per eleggere i candidati italiani per il Parlamento Europeo (e in alcune regioni anche per il Consiglio Regionale).

Sarà che essendo un reduce di campagne elettorali senza fiato - con la colla sulle scarpe, tappetini di auto piene di volantini e santini, odore di cartone nella macchina, appostamenti, chiamate al voto - senta un richiamo particolare......
Ma non è solo questo, non è solo una passione politica o un divertimento di fondo - poche palle ci si diverte se si è con le persone giuste - ma abbiamo una responsabilità e me la voglio prendere tutta anche con il resto in centesimi.

La disaffezione alla politica non è solo per la politica, ma ahimè vedo in giro sempre più disaffezione alla vita. In effetti tutta la vita è una politica. Perché quando un figlio ti chiede qualcosa o ha delle necessità la mamma o il papà si muovono per un bene comune. Ecco, il bene comune, questo sconosciuto.
Tutti si riempiono la bocca di bene comune - ci starebbe una battuta colossale ma non la faccio. Ma il bene comune se non partisse da casa - dalla famiglia, dal posto di lavoro o non lavoro, dalla casalinga all'imprenditore, dal falegname al pornoattore, dalla parrucchiera al gommista - la politica non avrebbe ragione di esistere.
Certo il concetto di politica si è afflosciato negli ultimi 50 anni. E allora? Quante volte non ci fidiamo degli amici e neppure dei genitori, perché dovrebbe essere semplice fidarsi dei politici....???
Quindi fiducia o non fiducia la politica facciamola davvero, ma vivendo veramente.

E quando sgrido mio figlio per una cosa che non avrebbe dovuto fare, pensate che io non l'abbia fatta da piccolo? Anche peggio, ma è sbagliato dire di non fare una cosa che non porta a nulla? Sbagliato?
Coerenti? Ci sciacquiamo la bocca con la parola coerenza - anche qui ci starebbe una battuta colossale, ma non la faccio.

Io non sto facendo politica.
Io sto vivendo.



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@luterronpower