martedì 26 giugno 2012

Due giorni dopo e due giorni di attesa

Vedo molte facce stanche dopo lo stress dei rigori di domenica 24 giugno.
Lentamente l'esperienza di quella sera si ferma su diverse immagini che in quel momento non riuscivo a tenere in mente data la caga del momento. La prima immagine è la faccia di Pirlo prima del rigore che ha cambiato il corso degli eventi: quando si arriva ai rigori i piedi non servono ma si gioca sui nervi e con le emozioni.
Il colpo sotto di Pirlo ha deciso il match: letteralmente è da leggere come un gesto di superiorità calcistica e mentale per cui non si poteva non vincere, a meno che il rigorista successivo non avesse segnato di testa tuffandosi a pesce...
La seconda immagine è un Prandelli dalla faccia stanca. Stanco si, ma con occhi finalmente vispi e pieni di sicurezza. E poi la terza immagine, i fuochi d'artificio per festeggiare non solo il patrono di Torino ma anche il patrono del calcio italiano del 2012......
E adesso, la Germania.....con la Germania il conto è sempre in sospeso: il calcio Europeo degli ultimi 50 anni è Italia-Germania. Vi prego, fate vedere questa partita alle vostre mogli e ai vostri figli: sono queste le partite che fanno venire la voglia di vincere, che ci fanno sentire italiani, che ricorderemo da grandi....


martedì 19 giugno 2012

Felici o Fenici?

L'Italia del calcio non è morta ma rinasce clamorosamente e contro tutti i pronostici, come la Fenice.
Gioca contro 11 irlandesi che fanno vedere come il cuore sia fondamentale nel calcio e che Prandelli riconosce come l'elemento ancora in ombra della nostra nazionale.
Abbiamo giocato malissimo nel primo tempo e in molta parte del secondo tempo: nulla di strano,
sono moltissime le partite nella storia del calcio italiano che abbiamo vinto giocando al "vediamo cosa succede"...
Adesso vedremo se essersi liberati dello scoglio gironi diventerà la molla per arrivare in finale...


lunedì 18 giugno 2012

Sogni di calda estate

Diciamolo pure: il biscotto è un alibi.
Certi di vincere diamo la colpa agli altri...già.
Questo pezzo dice tutto ( http://calcio.fanpage.it/il-girone-dell-italia-a-euro-2012-spagna-irlanda-e-croazia/), datato 2 dicembre 2011 subito dopo il sorteggio del nostro girone e di cui vi riporto uno stralcio riguardo al terzo match contro l'Irlanda:

L’Irlanda del Trap non è da sottovalutare 

Un ‘nemico’ inaspettato si troverà Prandelli, nell’ultimo match  il 18 giugno c’è Trapattoni. L’allievo non è mai riuscito a battere il maestro, non lo ha fatto nemmeno nell’amichevole disputata, in Belgio, lo scorso giugno, quando gli irlandesi, 2-0. L’Irlanda, che torna dopo dieci anni in una grande manifestazione, è diventato un avversario indigesto da quando c’è il Trap. Perché nemmeno Lippi, nel girone di Qualificazione ai Mondiali del 2010, riuscì a battere il settantatreenne allenatore di Cusano Milanino. Finì 1-1 a Bari e 2-2 a Dublino. I verdi hanno sfidato l’Italia anche ai Mondiali, in due occasioni. Nel ’90, a Roma, nei quarti decise Totò Schillaci. Quattro anni dopo negli Stati Uniti un gol di Ray Houghton condannò Sacchi.

Vaffanculo al biscotto e diamoci dentro: siamo il paese delle fette biscottate fino a prova contraria....

venerdì 15 giugno 2012

La meraviglia

«Chi ha raggiunto lo stadio di non meravigliarsi più di nulla dimostra semplicemente di aver perduto l’arte del ragionare e del riflettere».
La dedico ai cinici questa frase di Max Planck, quello dei quanti.

Salviamo il salvabile

Bisogna proprio dirlo che alla fine siamo masochisti nell'anima. Ci facciamo male
da soli e ci giustifichiamo dicendo che la colpa sia della sfiga o di altri fattori.
L'Italia del calcio ci piace così, ci fa soffrire e gioire assieme, ci fa incazzare e ci fa
godere.
Io non ricordo una fase a gironi pulita pulita, senza intoppi, con gioco
pimpante: come nei grandi delitti italiani il colpevole sarà difficile trovarlo e ce la prenderemo
con Prandelli che suona il piffero magico e decide la formazione.
Di solito quando si vince, è il gruppo che vince ma quando si perde allora parte la bagarre.
Tutti pronti a ricredersi dunque e prepariamo le mani per far scoppiare il clacson.
L'evidenza più grande che abbiamo imparato dal calcio è questa: impossible is nothing.
Tra Patti e Biscottoni io attendo Trapattoni!

Bassa Natalità


In questo periodo (ormai lungo 20 anni) di calo delle nascite ho pensato di far nascere il mio blog.
Qui scriverò quel che mi fa godere, ma anche quel che mi rattrista.

Tutti pronti. E ricordate che:
Se Non Rido Non Vivo.
Se Non Vivo Non Grido.
Se Non Grido Non Vivo.
Se Non Sfido Non Rido.
Se Non Rido Non Scrivo.

Se Non Pane Non Vino.



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paologalati_