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martedì 7 gennaio 2014

Il mio Lo Hobbit














Grazie alla collaborazione dei Nonneri (nonni-suoceri), ieri sera cinema spettacolo 20.40 per Lo Hobbit - la desolazione di Smaug brillacciaio. Giusto per chiudere le feste e fare tardi tanto il giorno dopo poi non parte la Polo per la batteria a terra. L'altra macchina era in prestito.
Niente. Dopo oltre 3200 giorni compro un biglietto GTT e faccio il botto con la linea 2 e la Metro.
Scendendo le scalinate ho tagliato con le forbici il nastro inaugurativo per la Metropolitana Emme 1 di Torino.

Comunque Lo Hobbit conferma le scelte registiche precedenti del nuovo genio cinematografico.
Già, perché Peter Jackson ha capito tutto. Certo ha imboccato la strada giusta con il Signore degli Anelli prima e adesso con la trilogia Hobbit.
Ha capito come e dove far leva sugli spettatori. La lotta tra il bene e il male la conosce come le sue tasche.
Gioca con personaggio nuovi e vecchi, evidenzia ancora di più caratteri messi in luce nella saga precedente e con maestria ci conduce verso la genesi del male che porterà all'Occhione maledetto di (Nazario) Sauron.


Peter Jackson e Orlando Bloom
Purtroppo in sala ho visto genitori accompagnati da figli di 4/5 anni. Ci sono scene di terrore, male, paura, lame, cani lupo, spade, orchi viscidi e soprattutto un non proprio palese male psicologico che avrei evitato di far vedere a bambini così piccoli....

Non so, accuso solo il colpo. Mi sembra troppo per gli occhi di un bambino.