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giovedì 20 febbraio 2014

Un giudizio sulle consultazioni




















Puoi essere
un vecchio sinistroide da "Lotta Comunista",
un verde radicale chic,
un Sel PD NCD o leghista,
un grillino doc tav green peace e bio,
un pidiellino azzurro democristiano vecchio stampo,
un forza italia borghese pascalino,
un ferrariano sgarbiano giannino coi baffi,
un destroide con striature centriste.....

Il dato politico è una situazione quanto mai impoverita
nei temi,
nei modi,
nelle persone,
nelle proposte,
nel bene comune.

A quanti ieri son cadute le braccia o le palle durante il duello a colpi di lingua tra Renzi e Grillo?
L'apice del nulla di fatto, muro contro muro, più botta che risposta.
Anche l'ultimo baluardo potenziale si è auto screditato e ha perso.

Ieri non ha vinto un dialogo, fonte quasi sempre di passi.
Ieri hanno vinto i pregiudizi. E non parlo solo di stellinati.

Ma c'è un ultimo spiraglio di positività che deve far riflettere.
Si può e si deve far politica guardando oltre le nostre mani.
Mettendo da parte il più possibile il proprio tornaconto personale.

Lo spiraglio è questo. Stento a credere non esista nessuno in Italia che faccia proprio così.
Nessuno è impossibile.
Io parto da qui.





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@luterronpower

venerdì 14 febbraio 2014

Renzi e il cambio in panchina.




Di solito negli sport di squadra, chi è più in forma viene schierato, no?
Io, tutto sto Renzi in forma non è che l'abbia visto. Ma tant'è.

Bisogna prendere atto che Renzi in questo momento si trova sulla cresta di un'onda.
Si sente in forma, si sente di proporre, si sente di rivoluzionare, di cambiare.
Vuole farci uscire dalla palude.

A priori sarebbe un gesto onorevole. Ma, solo a priori.
Pensandoci bene, la pazienza degli italiani è al countdown.
La parola "lavoro" è al primo posto nei motori di ricerca e, nelle chiacchierate tra conoscenti, ha superato di schianto la parola "figa".
Il malessere incombe farcito di luoghi comuni e false chimere.
La rabbia e l'istinto si avvicendano come Baggio e Del Piero ai mondiali di Francia '98.

I tempi si restringono, questo lo tenga presente signor Matteo Renzi. Mentre una volta si poteva dare del tempo ad eventuali cambi in corsa o a proposte di cambiamento, adesso il sindaco di Firenze non ha solo un paio di osservatori internazionali che vanno allo stadio per vedere la "stella nascente"....No.
Adesso son cazzi.
Stop sbagliato o gol facile mancato e milioni di osservatori (critici, cinici, politici, giornalisti, vespiani, SanToro e SanRemo incombenti) saranno pronti a confutare qualsiasi brillante slogan o ideona Renziana.

A tutte le auto convergere e in bocca al lupo.
E Letta in panchina si farà una risatina.





Guarda anche il mio post: "Renzi ha girato la ruota"

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@luterronpower

mercoledì 12 febbraio 2014

Faccia a Faccia Renzi Letta


Renzi e Letta: dai rutti ai fatti













Che succede signori della giuria?
Vostro onore si sta facendo un gran casino sull'eventuale cambio della guardia alla guida del paese.
Siamo ormai abituati alla apertura dei Tg e dei giornali sul rocambolesco scambio di facciate e di idee tra i due personaggi politici del momento. O meglio, sotto i riflettori.

Eh, badate bene, c'è della differenza. Essere sotto i riflettori molte volte vuol dire cavalcare onde che si propagano da chissà dove ma verso un sentimento comune, dato ovviamente dai media, potere assoluto e relativo.

Renzi e Letta mi ricordano due famiglie che arrivano nello stesso momento su una spiaggia affollatissima. 
Allora, pian piano, si mette l'asciugamano a terra e si pianta l'ombrellone in un fazzolettino di terra. E poi lentamente, senza quasi farsi vedere butti un paio di ciabatte più in là per ampliare (e marcare) il territorio.
Renzi butta l'asciugamano, e apre un lettino a metà (per non farsi notare più di tanto) mentre Letta ha giù l'ombrellone e un paio di sedie.
Chi dei due avrà occupato più spazio?
In questo turbinio di forze e interforze, di solito ci si ritrova con un terzo incomodo; già...colui che osserva da lontano, pondera e poi gode delle conseguenze.
Tra due litiganti il terzo gode dice uno dei proverbi più bramati in ambito politico.

Non abituiamoci facilmente, altri colpi di scena (o presunti tali) verranno al pettine.

Se lo slogan di sempre è stato: "La prima politica è vivere",
parafrasando, lo slogan più adeguato di questo momento storico è: "La prima politica è ridere"......

Intanto Penelope tesse la sua tela

lunedì 9 dicembre 2013

Renzi ha girato la ruota




Ecco qui Renzi a 19 anni nel 1994 con una cravatta impresentabile.
Si è proprio lui, concorrente del programma di Mike "La Ruota della Fortuna".

Ieri, 8 dicembre 2013, ha vinto nettamente le primarie del PD schiacciando, di fatto, gli altri due concorrenti.
Ieri ha girato la ruota.

La domanda che mi faccio è questa: sarà in grado o no di portare quella ventata di novità di cui tanto si parla?
Tornando alla Ruota della Fortuna, ce la farà o no a dire la fatidica frase:
"Do la soluzione!"...

Gira la ruota, ma dal 1994 ad oggi forse a girare non è più solo una ruota.
Ora, a girare restano le palle....


Post che potrebbereo interessarti:
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@luterronpower



martedì 26 novembre 2013

La Particella Berluscone

Al CERN ci fu il bosone
al Senato il Berluscone

l'aula pronta per la decadenza
e un "imputato" che chiede clemenza.

Legge tanta stabilità il personaggio
ormai si è scassato l'ingranaggio,

divisioni e sottrazioni tipiche d'inverno
uno s-partito più che un partito di governo.

La storia premia chi rischia nella vita
e non ci sono foto per una smentita

caro Cavaliere della tavola gioconda
domani alle 19 la Terra sarà di nuovo rotonda.


Approfondisci sul mio Blog con La Pagella per Berlusconi
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@luterronpower